TANTA PAURA PER NIENTE .. O QUASI!!
Partenza presto, col fresco. Strada scrausa uscendo nello scarso traffico cittadino di Uralsk; primi km così e così poi strada bellissima fino al confine. Ho una sensazione strana: in 130 km avrò incontrato si e no una decina di auto, quasi tutte kazake, probabilmente della zona, e soprattutto mancano completamente i miei amici di queste lunghe ore nelle strade della steppa, mancano i camionisti.
Un’idea comincia a farsi strada: il border è chiuso o non fanno passare traffico internazionale (come l’altro giorno tra Uzbekistan e Kazakhstan). Percorro la strada deserta con questo pensiero fisso, faccio rifornimento nell’ ultimo distributore prima del confine, chiedo informazioni ma nessuno capisce la domanda; boh, vado avanti e arrivo alla prima sbarra abbassata: due auto e due camion fermi. Si passa, non si passa .. Arriva un ragazzino in divisa, senza peli, biondo con le guance rosse, sicuramente di origine russa; alza la sbarra e senza parlare mi fa segno di andare avanti .. iuuuuuu, la frontiera è aperta e si può entrare in Russia. Le formalità richiederanno circa un’ ora e mezza ma entrerò alle 9 e ne uscirò alle 9.35: ho guadagnato un’ora solo passando da uno stato all’altro in 350 mt (chissà se Nicola e Almer, due dei miei “follower” (si dice così vero??!!) più accaniti avranno capito? .. hi hi hi ..).
Da qui a Saratov (in cirillico è scritto Capatob), città e porto di 850.000 abitanti, affacciata sul medio corso del Volga, la strada sarà bellissima (biliardo di panno verde) e bruttissima ( quella che chiamo strada m…a) a tratti alternati; di fianco il paesaggio è cambiato improvvisamente e la campagna vastissima appare coltivata principalmente a girasoli e grano (ma distese immense, eh ..).
Entrando in città si attraversa il fiume più lungo d’Europa su un bel ponte da cui si ammirano i palazzi sul lungofiume e la tanta gente in costume, intenta a prendere il sole o a fare una nuotatina sulle limpide acque. Trovo una gostinitsa con piscina e mi ci fermo.
Domani pochi km fino a Volgograd, la vecchia Stalingrado; ricordi importanti di un periodo passato .. che ogni tanto purtroppo ritorna: la guerra