Errata corrige

Mi sono accorto che avevo scritto questo post ma mi ero dimenticato di pubblicarlo: ecco sistemato!!

28.04.2023 CHE BELLA LA CAMARGUE

Ma prima di parlare della Camargue devo riferire un episodio capitato stamattina.

Dunque, mi alzo alle sette, mi lavo, mi vesto, preparo il bagaglio e alle sette e mezzo sono già pronto sulla moto. Un po’ di traffico ma niente di che (Andorra non è Barcellona, questo è sicuro .. ) e dopo una decina di km mi fermo ad un distributore per fare colazione: prendo biscotti e cappuccino e vado a pagare e .. non c’è più la carta di credito rossa, la prepagata! Pago con l’ altra e mi tasto dappertutto .. niente. Esco, mangio e poi tiro fuori tutto il bagaglio e controllo nelle tasche del vestiario di ieri sera .. niente. Ritorno in Albergo, sperando che magari mi sia caduta .. niente. Riparto lasciando indirizzo e telefono alla reception nel caso dovessero trovarla e dopo pochi km penso di sapere dov’è e ritorno all’ albergo ma .. niente. Ok, l’ho persa, me ne faccio una ragione e via verso Puigcerdà, strada bella, paesini di pietra con tetto di scandole, terme più volte, mi fermo per una foto a Puigcerdà .. vuoi vedere che la card l’ ho messa per sbaglio nell’ altro porta fotografia? E’ proprio così, la trovo, mi do del “mona” e riparto felice: sono proprio vecchio!!

Rischio più volte di prendere acqua lungo il percorso che mi porta prima a Perpignan e poi a Montpellier, in una zona votata alla vigna ma comunque intervallata a coltivazioni di frutta e cereali.

Dopo Montpellier entro in Camargue e attraverso i paesi sempre sentiti nominare e mai visti: La Grande Motte, Le Grau du Roy, Les Aigues Morte .. bellissimo paesaggio tra mare e terra con migliaia di fenicotteri, tanti cavalli bianchi, case di un rosa tenue, saline, scuole di vela con barchini colorati.

Il mio fedele Auberge de Jeunesse è sempre al suo posto e anche se aspetto u po’ per il check in dentro di me sono felice: ho ritrovato la targhetta, sono in un posto conosciuto, domani incontro mio nipote Umberto e tutta la banda del Guriot .. e dopodomani riabbraccio Anna!!

Kazakina segna 56.300 km, più di 16.000 da quando sono partito e non ha avuto un problema che sia uno: lei brava, io fortunato ..

Ciao ciao.

Maurizio

30.04.2023 LA TERZA PARTE DEL AATW2 E’ TERMINATA

I 420 km di strada normale da Santa Vittoria a Pontelongo volano sotto le ruote di Kazakina (che al termine della giornata segnerà 17.400 km dalla partenza).

Al mattino tutta la banda del Guriot alle 8 è a salutarmi alla partenza: li saluto con un pò di commozione e poi via. Direi niente da segnalare lungo il percorso: Asti, Alessandria, Tortona, Cremona, Mantova, Montagnana .. le varie tappe passano davanti ai miei occhi ma la mia “ansia” è di arrivare il prima possibile ad abbracciare Anna.

Alle 14.30, quasi un’ora e mezza prima del previsto, trovo i cancelli aperti e Lei che mi sta aspettando (aveva visto che stavo arrivando seguendo il percorso sul dispositivo Alemasat, come ha fatto tutti i giorni dalla partenza del 28 febbraio). Abbracci, baci, commozione, e poi finalmente salgo in casa.

La terza parte di questo, per tanti motivi diversi e non sempre piacevoli, secondo giro del mondo in solitaria è terminata. Ora riposo tra le mura di casa e poi .. comincerò a pensare alla quarta parte, è vero!!

Grazie a tutti Voi che mi avete seguito con partecipazione, grazie dei tanti messaggi che mi avete scritto, grazie di accompagnarmi (qualcuno, come dice Lui, seduto sul sedile posteriore!!) durante il percorso, grazie di guardare e condividere le foto, grazie .. di esserci.

Vi do appuntamento nel 2024 con la quarta parte di questo particolare giro del mondo: gli oltre 30.000 km della panamericana, dall’ Alaska alla Terra del Fuoco, mi e ci aspettano.

Ciao ciao.

Maurizio

28.04.2023 COL DELLA MADDALENA: SONO IN ITALIA

Faccio una buona colazione, faccio rifornimento, parto con il piacere di tornare in Italia e sono fortunato perchè a parte qualche goccia sulle alpi riuscirò ad arrivare senza prendere pioggia.

La strada è bella e facile, i panorami sia in Francia come in Italia sono splendidi; ho anche la fortuna di vedere delle formazioni rocciose simili alle Meteore greche a Les Mèes e subito dopo il bel scorcio di Digne les Bains (ed il suo cimitero)con alle spalle le Alpi innevate; subito dopo, passato il grande mercato, la strada comincia a salire fino a Barcellonnette e da qui si prende la strada che sale lungo l’ Ubaye fino al col della Maddalena (e passa sotto al Fort de Tournoux, abbarbicato alle ripide pareti). Sosta di rito per la prima foto in territorio italiano dopo più di due mesi e lunga discesa (dal colle sono 21 tornanti) fino a Borgo San Dalmazzo e poi Santa Vittoria d’ Alba.

Qui ad attendermi ci sono mio fratello Marino e mia cognata Rosanna in compagnia di Umberto, il mio nipotino. In serata ottima cena a cui si aggiungono Alessandra e Luca, mamma e papà di Umberto. Le chiacchere ed i racconti si sprecano ed il tempo vola.

Domani giungerò a Pontelongo e riabbraccerò la mia adorata Anna.

Ciao ciao.

Maurizio