Un altro Lyon

Parto presto, e presto prendo subito pioggia, anzi, cosa c’è di peggio della pioggia? La grandine? ecco, mi prendo anche quella, però solo qualche minuto, dai ..

Passo per Albi (che mi porta alla mente quella pagina nefasta della storia francese che fu la crociata contro gli Albigesi indetta da Innocenzo III nel 1209 per sterminare i catari, eretici cristiani dei primi secoli del secondo millennio), poi per Rodez ed entro nel Parco Naturale de l’ Aubrac: paesaggi quasi alpini, tanti pini, boschi, e verdi pendii interrotti da innumerevoli piccoli paesini (20-30 abitazioni più la chiesa) dalle case di pietra.

Da Le Puy en Velay entro in una autostrada non a pagamento, passo Saint Etienne ed arrivo a Lyon, nell’ Auverne-Rhodes-Alps, alla confluenza tra Rodano e Saona, città bella, con lungargini molto frequentati e tanti locali. Dopo aver trovato posto a La Flaneur Guesthouse e fatta una bella doccia (ogni tanto mi lavo, anche ..) faccio un giro a piedi per Lione, avendo così modo di vedere i tanti visi di diversi colori (multiculturalità) che animano le sue vie.

Kazakina si sta comportando molto bene, mai un attimo di cedimento o problema di qualsiasi tipo; anche l’allestimento si sta dimostrando all’altezza e le piastre anteriori, così strane e per qualcuno destabilizzanti, non influiscono minimamente sulla qualità della guida (ou, non vado mica a 150 km/h ..); infine ho fatto pezzi di sterrato (non certo terribile ma gli scossoni ed i sobbalzi continui ci sono stati, eccome ..), ho fatto lunghi tratti di pavèe che con le vibrazioni continue sicuramente hanno messo le saldature ed i serraggi a dura prova ma borse laterali, piastra posteriore, piastre porta pneumatici anteriori hanno retto bene. Chiaro Asia e Africa e Sudamerica sono un’altra cosa ma intanto .. va bene cosi!!

Domani arrivo a Ginevra dall’ amico Antonio Nicolini e .. Vi racconto domani, naturalmente.

Ciao ciao.

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