08.09.2022

PRIMO CAMPEGGIO LIBERO (O SELVAGGIO CHE DIR SI VOGLIA)

Alle 7 scendiamo con tutti i bagagli e carichiamo; alle 8 colazione all’ ostello con tante cose buone, alle 8.45 partenza verso il ponte unisce l’Europa all’Asia con immancabile traffico congestionato.

La strada che va verso il mar nero passa all’interno ed è praticamente una autostrada non a pagamento, bella, con non tanto traffico ma tanto, tanto monotona.

Più divertente il tratto prima di arrivare a Zonguldak, in mezzo alle montagne e con tanti saliscendi in curva che sono la gioia di noi motociclisti.

Zonguldak, cittadina affacciata sul Mar Nero di 120 mila abitanti ha veramente poco da offrire e così decidiamo di lasciarla senza tanti rimpianti per trovare un posticino tranquillo in mezzo alla natura dove piantare le nostre tende. La scelta non si rivelerà tanto facile sia perchè le stradine a lato della strada portano tutte a piccoli centri abitati sia perchè non sempre di facile percorrenza. Ci imbattiamo anche, durante la ricerca, in un vecchi ponte sospeso che attira la nostra attenzione.

Alla fine siamo davvero fortunati e dopo una cinquantina di km da Zonguldak imbocchiamo una strada di campagna sterrata dove troviamo un posto che fa al caso nostro: montare le tende, preparare la cucina con due fornelli da campo e prepararci una ottima pasta con acciughe del cantabrico sarà un tuttuno.

La notte scorre tranquilla ma un pò freddina ma soprattutto con tanta umidità che si avverte parecchio in tenda. Ma che motociclisti siamo se ci preoccupiamo per un pò di umidità ..

Ciao ciao.

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