20.07.2022

IMMENSITA’

E’ chiaro che mi riferisco agli spazi della steppa Kazaka, km e km senza incontrare anima viva a meno che non parliamo di capre, mucche, cavalli, dromedari o cammelli.

Quasi 3 milioni di kilometri quadrati, neanche 20 milioni di abitanti, con una densità media di 7 abitanti per kmq, rendono questo paese, ricco di tutto, una landa desolata dove la steppa di una erba giallastra dura e ispida la fa da padrona.

Piatto il Kazakhstan (almeno per quello che abbiam visto noi) dove il territorio si presenta come un tessuto a pois, punteggiato com’è da pozze rotonde asciutte, dove l’acqua evaporata ha lasciato il passo ad un biancastro sale. Lungo la strada incontri puntuali con gli autisti dei camion, con i Kamaz (i bisonti vincitori di diverse edizioni della Parigi-Dakar) riconoscibili dall’ iconico colore arancione.

La popolazione ci ricorda che ormai siamo in Asia: occhi ridotti a quasi due fessure, corpi tozzi e colli taurini per gli uomini, una bellezza raffinata e tratti delicati le donne (mica tutte, eh , anche qui ci sono le grosse, grasse, etc etc .. he he he ..).

Oggi abbiamo percorso più di 520 km ma la strada era ben diversa da quella di due giorni fa; buonissima per la maggior parte del percorso e solo qualche piccolo tratto di sterrato in concomitanza con lavori ancora in corso.

Arriviamo in serata a Qandyagash e troviamo alloggio nell’ unica Gostinitza del posto, non proprio una reggia. Ancora problemi all’infrastruttura della moto di Maurizio (si lo sò, qualcuno l’aveva detto .. ) ma domani proviamo a rimediare.

Bene o male l’ALL AROUND THE WORLD TWO va avanti.

Ciao ciao.

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