diario del 12.03.2023 VOUS AVEZ BESOIN DE L’ESCORTE

Uscire da Ghardaia è abbastanza facile (di duro c’è solo il primo tratto di 3 km dalla Maison Akham) e la strada iniziale verso Al Mani’a e facile e con diversi villaggi: lunga e monotona di sicuro,ma bella e facile.

Sono nel grande deserto algerino, di una bellezza unica, un deserto fatto di rocce, di colline (se fossi in messico sarebbero mesas o mesetas, se fossi in Venezuela sarebbero di tepui, qui non sò come si chiamano ma mi ricordano tanto il nuovo continente ..), di sabbia, ma anche un deserto che gli algerini stanno cercando di far rivivere e le grandi aree verdi (perfettamente irrorate) ancorchè un granello nell’ immensità del Sahara rappresentano comunque una speranza .. e sono decine e decine!!

L’ unico problema che si presenta è che vengo fermato a tre posti di controllo della Gendarmerie Nationale e, se nei primi due mi lasciano passare con riluttanza dopo le mie insistenze, nel terzo non c’è verso: non si può circolare nel sud del paese senza la scorta. Lunghe contrattazioni (mostrando l’itinerario consegnato dalla Fancyellow al Consolato di Milano) e finalmente dopo una lunga serie di telefonate in centrale mi vengono consegnati passaporto e carta di circolazione della moto e mi lasciano andare liberamente .. e da adesso in avanti la centrale avvisa i vari posti di controllo che c’è un italiano che viaggia senza scorta!! Iuuuuuuu ..

Una quarantina di km dopo il lago di Al Mani’a si svolta a dx per completare ì 640 km fino all’ oasi di Timimoun (alla fine, da Maison Akham ad Akham ‘n Timimoun, dove sarò alloggiato le prossime due notti, saranno circa 650 km .. e sotto un sole implacabile si sentono).

La strada dopo la svolta è bellissima, con asfalto nuovo, ma lo sarà solo per una cinquantina di km; poi ritorna la vecchia asfaltatura con diverse buche e ancor più sassolini. La storia si ripeterà più e più volte e la parte peggiore sarà poco prima di Timimoun con tantissimi piccolissimi dossi che fanno vibrare la moto e tutto l’equipaggiamento.

Il TomTom mi fa fare un percorso tortuoso in mezzo alle povere case della periferia di Timimoun, con pavimentazione inesistente: solo sabbia, tanta sabbia rossa. Alla fine arrivo e scopro che c’era un’ altra via, molto più facile ma tant’è, arrivato sono arrivato, ed il posto è veramente bello, all’ altezza di quello di Ghardaia. Stasera mangio qui e domani .. vedremo. Ho due notti da passare al Akham ed un altro giorno intero per visitare.

La prima lunga tappa di trasferimento è felicemente finita.

Ciao ciao.

Maurizio

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