Giornata interlocutoria, attesa fino alle 13 per lasciare il Du Prince, monotono e lento trasferimento a Orano, lunga attesa fuori dell’ ingresso principale della Gare Maritime, lunghe, lunghissime formalità algerine, con ben 7 controlli tra passaporto e dogana (quest’ultima soprattutto rompe molto ed è un supplizio ..).
In ferry gli addetti spagnoli sono invece rapidi e professionali e così mi porto al deck 5 dove mi prendo due poltrone sui primi posti che si riveleranno strategici durante la traversata (hanno i poggiamani che si sollevano e così ne approfitto per distendermi per lungo, con lo zainetto a fare da cuscino: niente male ..)
Partiamo con tre ore ed arriviamo ad Almeria con tre ore e mezza di ritardo; adesso devo correre se voglio prendere il traghetto per Ceuta delle ore 16. Attraverso la città e subito mi sembra di essere in un altro mondo (oltrettutto il mio mondo!!): strade pulite, traffico ordinato, gente tutta vestita all’occidentale, strade senza buche e dossi rallentatori: wow ..
L’ autovia Mediterranea è una bellissima strada che percorre tutto il sud della Spagna fino a Cadice, è a 4 corsie (2 per ordine di marcia) e si snoda tra colline e montagne in un territorio con una caratteristica forse unica : le decine, centinaia, migliaia, forse decine di migliaia di bianche serre che viste dall’alto devono sembrare un grande mosaico con le tessere di un unico colore, quello della neve.
L’ultimo tratto è un po’ più caotico; siamo nella zona di Marbella, una delle più turisticamente frequentate della Spagna, con un bel mare, begli alberghi e resort, ottimi servizi e, in poco meno di 40 km, ben 4 campi da golf!! Mio cognato Andrea, grande appassionato, starebbe da Dio ..
Arrivo al porto di Algeciras che stanno finendo di imbarcare nel ferry della Balearia e riesco tranquillamente a salire a bordo. E’ solo un’ora e la compagnia di una coppia spagnola di Ceuta che ritorna a casa e di 3 motociclisti polacchi la fa passare velocemente. Meno veloci i controlli, perlomeno quelli della custom marocchina, ma comunque alle 17 e tre quarti sono oltre il confine e mi fermo per cambiare soldi e fare benzina.
E adesso via per i poco più di 100 km che mi separano da Chefchaouene dove ho prenotato una stanza di 3×2 mt nell’albergo storico più vecchio della cittadina: assolutamente un loculo!!
La strada è stata bella, simpatica da guidare per un motociclista, sicuramente quello che ho visto è un livello migliore dell’ Algeria e la salita alla città azzurra non ha fatto che confermare (per adesso) le mie impressioni iniziali: il Marocco è più facile dell’ Algeria.
Ed è anche più facile mangiare perché il “tajine” di pollo al limone con patatine fritte era veramente squisito (nonostante il Ramadan ..).
Ciao ciao.
Maurizio