In camera “compartida” ci sono due letti a castello e siamo in tre per questa notte: io, Alipio ciclista francese (di Fontainebleu) ma di origine portoghese e che ha vissuto 22 anni in Angola e Tarik, indiano che è qui per una gara internazionale di scacchi. Gente simpatica ..
Dopo la partenza del ciclista e dopo che lo scacchista è andato al torneo mi metto dietro alla moto con pulizia e “oliaggio” della catena e pulizia (non lavaggio) con acqua e stracci della moto che era veramente lurida dopo ultima parte dell’ Algeria e tutto il Marocco: ovunque mettessi le mani o toccassi con l’ abbigliamento diventavo lurido!!
Intorno alle 10.30 vado a piedi verso il centro storico di Castelo Branco e resto decisamente colpito da questa cittadina poco conosciuta (almeno in Italia) ma che si rivela molto interessante con i suoi vecchi e stretti vicoli dove si affacciano “portados quinhentales” (porte cinquecentesche), con la sua Sè Catedral dove appese ai pulpiti laterali ci sono belle “colchas” (trapunte di lino lavorate con seta e motivi arabeggianti tipiche solo di questa zona), i giardini del Paco Episcopal (Palazzo Episcopale) che niente hanno da invidiare ai nostri bei giardini all’ italiana.
Un piacere quindi camminare per le vie cittadine e fermarmi anche in piazza davanti alla cattedrale dove, oltre a notare uno degli ultimi retaggi di un’ epoca passata, una cabina telefonica, mi dedico ad una delle mie attività preferite quando sono in viaggio: stare seduto su una panchina e osservare i tanti personaggi che passano, chiaccherano, ridono, cantano, si rincorrono, si guardano nelle vetrine per vedere come stanno, si baciano e abbracciano, parlano al telefono, etc etc ..
Ieri sera la pizza italiana al Mr. Pizza, 1° premio in Portogallo per miglior pizza, stasera molto più prosaicamente una caratteristica cena portoghese al “A Cozinha”.
Domani Vi dico : sono indeciso tra bacalao, tripas a moda do Porto, caldo verde, ovos moles de Aveiro, francesinha, arroz de mariscos .. mah!!
Ciao ciao.
Maurizio