Sensazioni

Diario del 07.08

Bialystok – Kiev 795 km 12 ore

Non posso dire di essere sicuro di quello che dico; le mie sono più sensazioni basate su quello che provo ed in parte anche dall’esperienza : qualche viaggetto l’ho pur fatto, no!!??

L’impressione che ho è che questa parte sud orientale della Polonia sia in qualche modo più povera del resto della nazione: le auto, i trattori, le abitazioni rurali, gli abiti della gente mi confermano in questa sensazione.

E lo stesso dicasi della prima impressione che mi ha fatto l’ Ucraina: tanta gente che circola ancora in bicicletta (vecchia) per spostarsi da un paese all’altro, ancora diverse in circolazione le vecchie Lada costruite con autorizzazione sul modello 124 della Fiat (se non ricordo male si chiamavano Zighulì), le donne ancora con gonnelloni e fazzoletto annodato dietro la nuca, uomini con abbigliamento misero, non più mandrie di vacche o cavalli o pecore come avevo visto nei paesi baltici ma una o massimo due vacche al pascolo e cavalli solitari, così come le pecore (al massimo con un agnello).

Molte inoltre le case rurali con ancora il tetto di Eternit ..

Il paesaggio di questa parte dell’Ucraina è caratterizzato da lunghi tratti di foresta con rado sottobosco ad altrettanti lunghi tratti di pianura coltivata con grandi estensioni di mais e grano (penso senza trattamenti vista la grande quantità di erbacce che ci crescono in mezzo ) e, già vicino a Kiev, anche girasole.

Non parliamo poi delle strade; appena passata la frontiera e per oltre 30 km la strada principale, quella che porta alla capitale Kiev, è un continuo rattoppo di asfalto ed il viaggiare è peggio che sul pavè!! Poi le cose migliorano leggermente, con asfalto buono intervallato di quando in quando da qualche cunetta misteriosa. Per finire in Kiev la situazione è letteralmente catastrofica con continui smottamenti, buche , rattoppi, etc: insomma Kazakina è stata messa alla prova per bene .. e con lei le borse laterali della Koboldbike (e soprattutto i loro attacchi)

Ho nominato la frontiera .. eh, già, anche se in conflitto armato con la Russia per Crimea e Donbass l’ Ucraina ha però mantenuto lo stile sovietico per quanto riguarda il passaggio della frontiera; già ad 11 km dal border comincia la lunga fila dei camion completamente ferma (ma dopo quanti giorni passeranno??) e se i controlli dalla parte polacca già dopo mezzoretta di attesa si possono considerare conclusi per uscire da quella ucraina bisogna spendere almeno altre 2 ore buone. Le doganiere (sono infatti quasi tutte donne ..) sono gentili anche se molto prese dalla parte ma i tempi sono biblici. E poi, ma questo lo sapevo da tempo dopo centinaia di frontiere affrontate in tutti i continenti, prima controllo documenti personali, poi quelli della moto, poi quelli anticovid (green pass e assicurazione sanitaria), poi ancora passaporto con apposizione del timbro, infine bagaglio e per finire ultimo controllo totale con consegna di un foglio in cui sono registrati tutti i passaggi: uffaaaaa.

Ostello difficile da trovare perche l’ingresso non corrisponde all’indirizzo ma alla fine tutto va a posto. Domani resto ancora qui, pausa dopo 5 giorni di seguito in strada, superati i 12.000 km percorsi ed il mese di viaggio .. dai, non posso lamentarmi.

Ciao ciao.

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