Diario del 25.08
Durazzo – Dubrovnik 328 km 6 ore
Dover ripetere buona parte delle strade abanesi fatte una settimana fa è parecchio fastidioso, anche e soprattutto per le lunghe code che caratterizzano questa parte di percorso. Per fortuna sono in moto e anche un pò spregiudicato e sorpasso con qualche difficoltà le lunghe file.
Prendo la strada delle montagne invece di quella del mare e purtroppo incontro anche tanti lavori di ampliamento, soprattutto in Montenegro. Ah, già, mi sono dimenticato di dirVi che oggi ho passato la frontiera Albania-Montenegro, quella Montenegro- Bosnia i Hercegovina. quella Bosnia- Croatia (Hrvatska): niente male. Comunque tutte semplici e nessun problema: solo i croati han voluto vedere il Green Pass.
Arrivando dalle montagne ed essendo il mio ostello a nord non vedo assolutamente la città; soltanto nel pomeriggio prendo la moto e vado a percorrere i quasi 10 km che mi separano da Dubrovnik, la Ragusa veneziana.
Beh, resto incantato; chi l’ha visitata sa di cosa sto parlando. La Perla dell’ Adriatico, come viene spesso chiamata, è oggi una città di circa 45.000 abitanti; fu sotto la dominazione veneziana solo per un breve periodo (per poi diventare una repubblica marinara indipendente) ma quei quasi 150 anni l’ hanno marchiata indelebilmente come una piccola Venezia. E camminare oggi per le strette calli (pardon “ulica”) pare proprio di essere nella città veneta .. e la quantità dei turisti che la visitano sembra proprio quella dei giorni del redentore. Scorci di palazzi, di piazze, di viuzze di Dubrovnik per chi a Venezia ci ha passato tanto tempo la ricordano sicuramente. Scatto tante ma tante foto e poi purtroppo, e dico purtroppo, devo tornare.
E sicuramente ritornerò qui a Ragusa di Dalmazia, come a Kotor, come al Durmitor: ci tornerò con Anna per dividere con Lei le sensazioni e le emozioni che questi luoghi mi hanno regalato.
Domani ultima tappa prima del ritorno a casa: Zadar-Zara la capitale della Dalmazia.
Ciao ciao.