Alle sette sono in piedi e ne approfitto, prima di colazione, per scrivere una buona parte dei post dei giorni precedenti. Colazione “continental” ma bella sostanziosa e poi mi dirigo a piedi al negozio di telefonia che ho visto ieri chiuso (era venerdi, giorno di festa per i berberi-arabi). Dopo aver sistemato la sym da qui inizio il mio giro a piedi per le vie tranquille.
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Matmata è una cittadina berbera, a circa 600 mt di quota e, come detto ieri, con circa 1800 abitanti. Molti hanno ormai abitazioni moderne (tutte col tetto orizzontale come usa da queste parti) ma alcuni resistono a vivere nelle case sottoterra tradizionali, costruite nella roccia e scavate per ottenere i vari vani che le compongono: quelle ancora abitate sono veramente belle e con molte grandi stanze. La popolazione ha costruito così i luoghi dove vivere per sfuggire al gran caldo (anche 48° in estate) e nello stesso tempo, visto che sono costruite normalmente a 7 mt dalla sommità della collina, raccogliere l’acqua nel cortile centrale.
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Camminando passo davanti al municipio, arrivo al Sidi Idriss che George Lucas ha scelto come stage del Suo Stars Wars IV, arrivo al vecchio cimitero, fotografo dall’alto almeno 5 o 6 abitazioni trogloditiche ormai abbandonate, visito il museo.
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Nel pomeriggio sistemazione moto e bagaglio e chiesto informazioni varie su quanto mi attende domani: i km fino a Ksar Ghilane sono pochi, non c’è distributore di benzina lungo la strada, la pista si può percorrere. Anche stasera cena qui al Marhala: chissà se sarà ancora come ieri sera.
Ciao ciao